martedì, Ottobre 8, 2024
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Ariano, la leggenda di ferragosto: la maledizione della Malvizza

 

A cura di Angelita Ciccone 

Nelle campagne  tra Ariano, Montecalvo, Castelfranco e Ginestra degli Schiavoni, sorge un luogo avvolto nel mistero e nelle leggende: la Malvizza. Questo piccolo pezzetto di terra nasconde storie oscure che si tramandano da generazioni.

Si racconta che, molti anni fa, un gruppo di contadini era intento a mietere il grano, battendolo con i cavalli per separarlo dalla pula, quando furono avvicinati da un monaco. Era il giorno della Vergine dell’Assunta, un giorno sacro, e il monaco li esortò a sospendere le fatiche per andare a messa. Ma i contadini, preoccupati di salvare il frutto del loro duro lavoro, ignorarono l’invito. Non appena il monaco si allontanò, la terra si aprì sotto i loro piedi, inghiottendoli in un abisso. Da allora, si dice che chiunque passi nei pressi della Malvizza possa ancora udire suoni spettrali: il canto di un gallo, il razzolare delle galline, il muggito delle vacche, e persino voci umane, come se quei contadini maledetti fossero ancora lì, intrappolati tra questo mondo e l’altro.

Ma la Malvizza custodisce un altro segreto ancora più oscuro. Un’antica leggenda narra di un taverniere che si era macchiato di mostruosità tali da attirare l’ira degli Dei. La sua taverna, un luogo di peccato e crudeltà, era un covo di malvagità senza pari. Gli Dei, furiosi, decisero di punirlo severamente: fecero sprofondare lui e tutta la sua servitù in una voragine, creando ciò che oggi conosciamo come le Bolle della Malvizza. Si dice che ogni 15 agosto, il giorno sacro dell’Assunta, i lamenti del taverniere si levino dalla terra, mescolandosi ai sussurri degli antichi contadini dannati.

Le storie di questo luogo maledetto erano un monito per le generazioni passate, un avvertimento per rispettare i giorni sacri e per temere la collera divina. Ancora oggi, nel giorno di Ferragosto, gli abitanti della zona si riuniscono per il rito delle “cient cruci e cient Ave Maria”, cento croci e cento preghiere alla Madonna dell’Assunta, forse per placare quelle anime dannate che ancora vagano sotto la terra della Malvizza.

Ma sarà sufficiente? O il mistero che avvolge la Malvizza continuerà a tormentare chi osa avvicinarsi a quel luogo proibito? Forse, solo chi sfida la maledizione potrebbe scoprirne la verità… o sprofondare nell’ignoto come quei contadini e quel taverniere maledetto.

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