Il 6 giugno 2025 è entrato di diritto nella storia del cuore napoletano. In una Sala dei Baroni gremita e carica di emozione, Dries Mertens — o meglio, “Ciro” — ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Napoli. Un gesto simbolico, certo, ma che suggella un legame autentico, profondo e indissolubile tra un campione e la città che lo ha adottato.
“Sono napoletano, ovunque mi trovi,” ha detto Dries, visibilmente emozionato, con accanto la moglie Kat e il piccolo Ciro Romeo. È stato un momento toccante, reso ancora più intenso dalle sue parole dedicate alla famiglia, “la mia forza, il motivo per cui Napoli è diventata casa”.
Arrivato nel 2013, Mertens ha fatto innamorare il San Paolo (oggi Diego Armando Maradona) a suon di dribbling, sorrisi e gol: 148 in totale, record assoluto nella storia del club. Ma Dries non è solo numeri e trofei (due Coppe Italia e una Supercoppa): è spirito, è appartenenza, è il calciatore che ha scelto di chiamare suo figlio “Ciro”, come lo chiamano i napoletani.
Anche dopo il trasferimento al Galatasaray, Mertens non ha mai davvero lasciato Napoli. La sua casa a Posillipo è ancora lì, così come il suo cuore.
Chi conosce Dries sa che il suo amore per Napoli si misura anche fuori dal campo. Con gesti silenziosi ma potenti: i regali ai bimbi del Santobono, le pizze offerte ai senzatetto, il sostegno a un rifugio per cani a Ponticelli. Insieme a Kat, ha trasformato la gratitudine per la città in impegno concreto, quotidiano.
Kat, la moglie di Dries, ha imparato il dialetto, si muove tra i vicoli come una del posto e ha fatto della solidarietà uno stile di vita. Il piccolo Ciro Romeo, nato nel 2022, porta nel nome l’omaggio più autentico alla città che li ha accolti. Non è raro vederli tornare a Napoli, per una passeggiata al mare o una pizza con gli amici.
Il legame con la cultura napoletana passa anche dalla tavola. Dries ama cucinare, condividere, assaporare. Adora il caffè al bar sotto casa, la pasta al pomodoro fatta “come si deve” e i dolci tipici che non mancano mai nella sua dispensa, anche all’estero. “A Napoli ho imparato che il cibo è gioia, è famiglia,” racconta spesso.
Proposta nel 2022 da cittadini e consiglieri comunali, la cittadinanza è stata approvata all’unanimità dalla Giunta e fortemente sostenuta dal sindaco Gaetano Manfredi. La cerimonia è stata una festa collettiva: tra i presenti, anche lo storico magazziniere azzurro Tommaso Starace e tanti tifosi che per anni hanno urlato il suo nome sugli spalti.
Con questo riconoscimento, Mertens entra nel pantheon dei grandi napoletani per scelta, accanto a figure leggendarie come Maradona e Spalletti.
“Ciro” Mertens è simbolo vivente di quanto l’amore tra un uomo e una città possa travalicare confini, bandiere e campionati.
Napoli non dimentica. E ora, con la cittadinanza onoraria, lo dice forte: Ciro, sei uno di noi. Per sempre.
A cura di Marcello Rocco